Salve, lettori!
Proprio come quello di Natale, anche questo articolo vuole fare gli auguri.
Stavolta, però, con il forte desiderio di ripartire meglio di prima. È vero, è qualcosa di banale e che spesso si ripete di anno in anno, quasi come se la tradizione non fosse il festeggiamento del Capodanno in sé ma sperare sempre in meglio.
Perché c’è davvero bisogno di augurarsi soddisfazioni più grandi dell’anno precedente o perché è l’uomo, che per sua natura desidera sempre di più? Un po’ entrambe le cose, forse, ma è pur vero che tra un lockdown e l’altro non ce la siamo passati proprio alla grande.
Eppure, per me lo scorso anno non è stato tanto male.
Ho rivisto amici che non vedevo da tempo, recuperato contatti di persone importanti per la mia vita e che pensavo sparite per via delle strade differenti che avevamo percorso. Ma, cosa più bella su tutte, ho scoperto che sarei diventato padre. Una gioia che si trascinerà con me fino alla nascita di mia figlia, nel 2022, e che proseguirà giorno dopo giorno.
Perché il segreto della felicità, forse, è proprio questo: saper cogliere il buono tra le macerie. Delle volte le cose più stupefacenti sono nascoste all’ombra di ostacoli e paure, lacrime e ferite.
Quest’anno per me promette davvero bene per quello che riguarda produzioni artistiche e vita privata. Pandemia o meno.
E spero che anche per voi possa essere lo stesso, perché niente può far tacere sogni e progetti.
In bocca al lupo per questo 2022, amici e amiche.
Francesco